Luigi Provini: l’estrazione petrolifera cambierà volto con l’EETCT

Luigi Provini, imprenditore Italiano residente a Dubai negli Emirati Arabi da oltre 20 anni, ha promosso presso le rappresentanze governative in vari paesi del mondo la tecnologia EETCT (Enhanced Environmental ThermoChemical Treatment), un approccio all’estrazione di petrolio più pulito e conveniente, fondando a Zurigo la TCTM Oil Field & Environmental Technologies SA.

Attraverso l’uso delle miscele binarie è infatti possibile dare vita a delle reazioni termochimiche capaci non solo di rendere più fluido il greggio nelle sacche ma anche di essere di supporto nella fratturazione delle stesse per favorirne l’estrazione. Luigi Provini, attivo per anni nel settore della Formula Uno, proprio all’interno dei circuiti è stato in grado di comprendere l’importanza di una industria del petrolio che sappia dare vita a un sistema di gestione snello, veloce e capace di produrre barili di greggio sfruttando appieno tutte le risorse a disposizione.

La tecnologia EETCT promossa da Luigi Provini è in grado non solo di essere di supporto alla classica fratturazione idraulica utilizzata nei pozzi ma di favorire anche l’estrazione del greggio dai depositi di bitume contaminati dalla sabbia. Il suo punto di forza è quello di riuscire a scatenare, grazie ad una miscela binaria di comprovata efficacia, le reazioni necessarie per estrarre il petrolio in qualsiasi condizione.

Stime recenti parlano almeno di due milioni di pozzi petroliferi sui quali la tecnologia EETCT potrebbe essere utilizzata con profitto: un dato che comprende sia i pozzi attualmente sfruttati che quelli che potrebbero essere recuperati con una produzione ottimizzata attraverso questo approccio all’avanguardia.

L’estrazione del petrolio è una delle fasi più critiche per quel che concerne il funzionamento generale dell’industria di sfruttamento degli idrocarburi: questo perché il lavoro all’interno dei pozzi è spesso inficiato dalla difficoltà di gestione dei processi che compongono la procedura di estrazione. Anche quando il sito è morfologicamente e geologicamente semplice da lavorare, la viscosità del greggio rischia di rallentare il suo viaggio verso la superficie.

Con la tecnologia EETCT sostenuta da Luigi Provini è possibile non solo trovare un supporto per la fratturazione grazie ai gas prodotti, ma allo stesso tempo modificare la viscosità del petrolio direttamente all’atto di estrazione ottenendo un prodotto più fluido e pulito.

Quasi mai un pozzo petrolifero viene sfruttato per la sua intera capacità: quasi sempre rimane inutilizzato all’interno della sacca anche oltre il 60% del greggio che, con l’applicazione della tecnologia promossa da Luigi Provini, può essere estratto in percentuali senza dubbio maggiori.

L’EETCT è una tecnica di estrazione del petrolio che può essere applicata in qualsiasi contesto, a prescindere dalla morfologia ambientale: non è importante la tipologia di pozzo o il suo posizionamento. La domanda giornaliera di petrolio ha subito un forte shock con l’esplodere della pandemia, ma si stima che possa continuare a crescere ogni anno raggiungendo il fabbisogno di 104 milioni di barili al giorno nel 2026.

L’esperienza fatta propria da Luigi Provini nel campo della Formula Uno è stata basilare per dare vita alla sua rete di contatti: si parla di un settore nel quale le menti più eccelse dell’ingegneria, del design e della tecnologia lavorano insieme per ottenere performance sempre più importanti e risultati sempre più soddisfacenti.

La sua presenza come residente negli Emirati Arabi Uniti è stata di vitale importanza per la costruzione, da parte dell’imprenditore italiano, di una fitta rete di contatti che ha permesso la commercializzazione della tecnologia EETCT nei paesi del Golfo.

EETCT è una tecnologia che racchiude il know how tipico di quell’ambiente: è economica, funzionale e sostenibile dal punto di vista ecologico. Il rilascio di idrogeno, causato dalla reazione termochimica della miscela binaria usata, è così penetrante lo strato della sacca da facilitare in modo importante sia lo sviluppo delle fratture esistenti in un pozzo sia la creazione di nuovi rami di frattura.

Suddetta tecnologia può essere quindi usata non solo nei normali pozzi petroliferi per i quali rappresenta un mezzo importante di abbattimento di costi e di maggiore produzione ma, come già anticipato, principalmente nei pozzi chiusi o dismessi. La tecnologia è stata pensata appositamente per questo scenario.

Il potenziale di sfruttamento della tecnologia supportata da Luigi Provini è altissimo, sia in base al numero di pozzi potenzialmente sfruttabili, sia per la percentuale di greggio che si solito rimane inutilizzata all’interno di un pozzo.

Il futuro dell’industria petrolifera e delle sue riserve è nelle mani di coloro che sapranno sfruttare al meglio gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione. La tecnica EETCT è uno di quelli che cambieranno non solo il settore ma il suo peso nel mondo se utilizzati nel modo giusto.

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