Il Ponte Morandi rinascerà su un progetto di Renzo Piano per Genova

La costruzione di un nuovo ponte per sostituire il viadotto crollato a Genova la scorsa estate, uccidendo 43 persone, sarà supervisionato da un genovese doc.

Martedì il sindaco Bucci ha annunciato di aver scelto un progetto dell’architetto Renzo Piano per la ricostruzione del ponte, che collega le sezioni occidentale e orientale della città e fornisce un collegamento fondamentale per tutta la città.

Piano ha dichiarato di essere stato profondamente colpito dal crollo del ponte Morandi, ha iniziato a lavorare su un progetto per la sua sostituzione poco dopo la tragedia. Donerà i suoi servizi come “un atto di dovere civico” e supervisionerà il progetto.

Simile alla forma dell’arco di una nave, il ponte da 202 milioni di euro sarà ricostruito da una joint venture di tre aziende italiane. La controllata ferroviaria statale, Italferr, gestirà l’ingegneria, con la costruzione di un’importante azienda italiana, Salini Impregilo, e la sussidiaria delle infrastrutture del costruttore navale statale Fincantieri.

Il governo ha deciso di escludere Autostrade per l’Italia, incolpata del crollo del Ponte Morandi.

L’architetto Piano ha dichiarato di voler rendere il nuovo ponte “sobrio” come la città di Genova e “snello” come la struttura originale, progettata dall’ingegnere Riccardo Morandi, famoso per la sua abilità artistica.

Il nuovo ponte sarà lungo più di un chilometro e illuminato da 43 lampade che proietteranno una luce leggera come le vele delle navi, una per ogni vittima del crollo. Sarà fatto di acciaio, non con il cemento come quello usato nel ponte Morandi. I tre archi ad A che erano la firma del ponte di Morandi non saranno replicati.

I magistrati italiani che indagano sul crollo della struttura originaria, inaugurata nel 1967, stanno esaminando il ruolo di scarsa manutenzione o difetti di progettazione. Un’ipotesi è che il ponte sia crollato dopo la rottura dei cavi del pilone sud, ciò avrebbe causato la caduta delle carreggiate.

Autostrade per l’Italia, ha parlato di “cause esterne” come l’azione dei venti, l’inquinamento e il tempo. In una dichiarazione, la società ha detto che un cedimento degli stralli non sarebbe la causa principale del crollo.

Il nuovo ponte dovrebbe essere completato entro la fine del 2019, ha dichiarato il sindaco Marco Bucci, anche se potrebbe non essere immediatamente accessibile agli automobilisti.

“Dodici mesi per aiutare a rilanciare Genova”, ha detto in un comunicato Pietro Salini, amministratore delegato di Salini Impregilo.

Nonostante le previsioni di una rapida ricostruzione, restano ostacoli pratici.

A causa delle indagini sul crollo di Morandi, i pubblici ministeri non hanno ancora permesso l’accesso ai resti della torre crollata all’estremità orientale. La demolizione del lato occidentale deve ancora essere fatta.

Salini Impregilo sta anche costruendo il Unionport Bridge a New York e il secondo ponte sul Bosforo. La compagnia ha già collaborato con Renzo Piano costruendo sale da concerto in Italia e all’estero.

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