Il Dott. Antonio Metastasio risponde. Ha senso fare la quarta dose?

Ha senso fare la quarta dose di vaccino anti Covid? Il Dott. Antonio Metastasio, del Royal College of Psychiatrists, spiega: “l’epidemia di Covid-19 ha sicuramente influito in maniera significativa nella nostra vita. Molte cose sono cambiate dal 2020 ma per fortuna la situazione sta tornando, con tutti i distinguo del caso, verso la normalità. Questo si può dire almeno, per i paesi che hanno adottato la vaccinazione come una delle principali armi di lotta contro il Covid-19.

Il processo che ha portato ai vaccini è stato molto complesso e sicuramente non scevro di polemiche tuttavia ha dimostrato le enormi potenzialità che le scienze biomediche hanno. Nel giro di pochi mesi numerosi vaccini, disegnati e prodotti con varie modalità e tecnologie, (in alcuni casi totalmente nuove come quella a mRNA) sono stati approntati. Moltissimi paesi, non solo l’Europa e gli USA ma anche Cuba, la Russia e la Cina sono riusciti a sviluppare il prodotto ed un programma di vaccinazione.  

Le dinamiche di sviluppo dei vaccini, tuttavia, hanno avuto anche problemi (spesso gravi) ed hanno causato polemiche (spesso valide ma a volte completamente ingiustificate o in malafede). Alcuni vaccini sono stati ritirati (Astra Zeneca) dopo la scoperta di effetti collaterali (in casi rari anche seri).

In altri casi, a posteriori, sono state sollevate critiche sul processo di approvazione del vaccino stesso. Infine i paesi più ricchi si sono accaparrati la maggior parte dei vaccini, spesso accumulando milioni di scorte inutilizzate, lasciando i paesi più poveri senza. Inoltre, nonostante le numerose richieste da parte di piú di ottanta stati, di organizzazioni non governative e di scienziati, clinici e singoli individui, in molti casi i brevetti non sono stati sospesi, rendendo impossibile (o comunque illegale), per i paesi in via di sviluppo produrre a prezzi bassi (ideali per tali mercati) i vaccini.

Il Dott. Antonio Metastasio, membro del Royal College of Psychiatrists

Se paragoniamo il comportamento di un gigante della medicina come Sabin, che al culmine della guerra fredda non soltanto non volle brevettare il suo prodotto, ma decise di andare di persona a Mosca per portare i ceppi di virus della poliomielite attenuati (utilizzati per il suo vaccino) in maniera che la vaccinazione potesse iniziare il prima possibile in tutto il mondo, rende il comportamento delle case farmaceutiche e degli organi regolatori discutibili. La frase di Sabin: “Le SS mi hanno ucciso due meravigliose nipotine, ma io ho salvato i bambini di tutta l’Europa. Non la trovate una splendida vendetta?“ rimarrà per sempre nella storia dell’umanità come uno dei massimi esempi di filantropia e di etica medica e scientifica.  

Tuttavia, nonostante tutte queste contraddizioni, e gli effetti avversi che seppur rari si possono verificare, il programma di vaccinazione di massa adottato in quasi tutte le nazioni ha ridotto la severità dell’infezione nella stragrande maggioranza dei casi, riducendo la mortalità ed il peso che il Covid-19 ha avuto nei vari sistemi sanitari. 

Purtroppo la maggioranza dei vaccini utilizzati non riduce la diffusione del virus e la “memoria” immunitaria sembra durare pochi mesi. È auspicabile che i futuri vaccini inducano una memoria immunitaria più duratura e diminuiscano anche la propagazione del virus. Per ora è necessario vaccinarsi ad intervalli regolari. Un’altra ragione per cui è necessario ripetere frequentemente le inoculazioni del vaccino è l’alto tasso di mutazione del virus.

Siamo tutti diventati, purtroppo, familiari con acronimi e lettere greche indicanti i nuovi ceppi di virus. È quindi necessario, nonostante questa malattia stia passando da una forma pandemica ad una endemica, vaccinarsi regolarmente, un po’ come accade con l’influenza dove ogni anno i ricercatori individuano i ceppi più virulenti e producono un vaccino che protegga da questi ceppi. 

Io personalmente, ai primi di Dicembre ho fatto, durante la stessa seduta, sia la quarta dose di vaccino anticovid, che il vaccino anti influenzale. 

In ogni caso, essendo la vaccinazione un intervento medico, è sempre importante, in caso di patologie concomitanti, di pregressi effetti collaterali alla vaccinazione, o anche solo per una rassicurazione, chiedere il consiglio degli specialisti. Tuttavia in caso di assenza di controindicazioni o di altri motivi particolari, la quarta vaccinazione anti covid è sicuramente opportuna e consigliabile.