Elezioni Spagna. Vince Rajoy, male socialisti. Beffa Podemos

Le elezioni in Spagna non superano la situazione complicata che ha già provocato una nuova chiamata alle urne dopo appena sei mesi. Il Partito del PP è tutt’ora al primo posto conquistando la cifra di 137 seggi su un totale di 350, conquistando ben il 33% dei voti. Al secondo posto si piazza il partito Psoe con il 22,7% dei voti che corrisponde ad una quota di 85 seggi, mentre il partito riformatore dei Podemos non centra il sorpasso e si ferma al 21% con 71 seggi. Ultima Ciuadadanos, con il 13% dei voti e solo 32 seggi.

Sebbene Mariano Rajoy, formale vincitore delle elezioni alla guida del partito Popolare che ha conquistato la maggioranza, abbia consolidato il suo potere, in realtà la costituzione del Governo passa attraverso un accordo con l’ala socialista, oppure con la creazione di un Governo con la base più estrema come Ciudadanos.

Nel frattempo, sul fronte dei Podemos, Pablo Iglesias, ha spiegato in una conferenza stampa, che il voto non lo ha soddisfatto, e che la perdita dell’appoggio al fronte progressista è un altro segnale piuttosto preoccupante. I socialisti di Pedro Sanchez, ha riconosciuto la vittoria a Rajoy, rivelando di avergli telefonato per delle doverose congratulazioni.

La crisi dei socialisti è piuttosto grave. Se già nelle ultime elezioni, i seggi al Congresso dei deputati occupate dai socialisti avevano registrato il loro minimo storico, il dato si è ulteriormente aggravato, con la perdita di 5 seggi, e oltre mezzo milione di votanti.

Male le prestazioni delle agenzie di Exit Poll, che avevano dato per certo il sorpasso di Podemos sui socialisti, confermando una nuova ondata progressista, che è stata pesantemente smentita dai dati reali. Appena dopo le ore 20, infatti, il partito di Iglesias era dato al 25,6% ma dopo pochissime ore il risultato è stato completamente diverso.

 

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