24 Maggio. Bolzano non festeggia l’anniversario

Bolzano, la sua provincia e i suoi amministratori non festeggeranno la ricorrenza della prima guerra mondiale. Il 24 maggio 1915 l’Italia entrava in guerra, questa ricorrenza per non dimenticare gli eventi tragici di quegli anni non verrà salutata dalla provincia di Bolzano in quanto non ritengono sia una cosa giusta farlo. La bandiera italiana sarà a mezz’asta in segno di lutto.

[blockquote style=”1″]“L’inizio di una guerra che ha causato morti e sofferenze non è un evento da festeggiare – spiega il presidente Kompatscher – e mi sembra inappropriato esporre la bandiera. Accoglierò invece l’invito ad osservare un minuto di silenzio in memoria di tutte le vittime, per non dimenticare e per impegnarsi affinché simili eventi non si ripetano. Il messaggio è chiaro: ricordiamo un tempo di tragica sofferenza e ci impegniamo affinché eventi del genere non si ripetano”.[/blockquote]

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[blockquote style=”3″]Scandalose le parole del presidente della Regione Trentino Alto Adige, Ugo Rossi, e del presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, Arno Komptascher, che hanno deciso di esporre a mezz’asta e in segno di lutto il Tricolore il 24 maggio in occasione del centenario dell’entrata in guerra dell’Italia. Se Rossi e Komptascher si vergognano di vivere in Italia, possono tranquillamente decidere di andare a vivere in un’altra Nazione. Di certo l’Italia non rimpiangerà questi due squallidi personaggi, che si vergognano della bandiera italiana ma non dei miliardi di euro che lo Stato Italiano trasferisce loro per governare la Regione e la Provincia. Rossi e Komptascher chiedano scusa al popolo italiano e abbiano la decenza di dimettersi, perché sono indegni di rappresentare le Istituzioni e i cittadini italiani. Noi il 24 maggio saremo sul Piave per ricordare gli italiani che si sacrificarono nelle trincee della Grande Guerra per l’unità e la libertà della nostra Nazione.[/blockquote]

Le varie sfumature del significato di quello che può essere ricordare un momento così tragico per un Paese è anche un sentimento di unità che travalica le proprie considerazioni. Il Governo ha così dato significato alla commemorazione:
[blockquote style=”1″]E’ un invito alla memoria che si ripete e si rivolge principalmente alle giovani generazioni, ma è anche il tema chiave della campagna di comunicazione istituzionale dal titolo “I versi della memoria”, articolata in due spot in onda sulle reti televisive nazionali digitali e satellitari (Rai, Mediaset, Sky, La7, MTV, Discovery Italia, Tv2000, Cielo e Gazzetta TV), realizzati dalla agenzia pubblicitaria Leo Burnett. Entrambi i video sono costruiti intorno alle poesie di Giuseppe Ungaretti scritte sul fronte del primo conflitto mondiale, i cui versi scorrono sullo schermo fino a comporre la parole “RICORDA”. Il primo, sulle note de ‘La leggenda del Piave’ eseguita dalla Banda dei Carabinieri, viene programmato nella settimana precedente l’anniversario. Il secondo, di 60 secondi, avrà come colonna sonora il Silenzio suonato dal trombettista Paolo Fresu e sarà diffuso su tutte le reti alle ore 15.00 del 24 maggio, in concomitanza con il minuto di raccoglimento. In occasione del 24 maggio Rai Uno dedicherà la prima serata alla proiezione del film “Fango e Gloria” e la seconda ad uno speciale del Tg1 sulla Grande Guerra. I palinsesti delle reti Rai, History Channel e National Geographic si arricchiranno di appuntamenti, rubriche e approfondimenti per tutto il mese di Maggio e fino alla fine dell’anno. Sono tanti e diversi, dunque, gli eventi inseriti dal Governo nel programma di commemorazione di questo Centenario e ancora una volta gli studenti saranno i protagonisti di numerose attività didattico-formative. Ne è un esempio il concorso letterario ” La storia della Grande Guerra riletta dai giovani di oggi – Mai più trincee”, promosso dal Miur in collaborazione con il Ministero della Difesa. L’iniziativa, rivolta a tutti gli istituti di ogni ordine e grado, si è appena conclusa con la cerimonia di premiazione dei vincitori al Salone internazionale del Libro di Torino. Anche la Struttura di missione per gli anniversari di interesse nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri è stata protagonista del Salone del Libro, presente con uno stand e uno spazio incontri dedicato al tema della Grande Guerra.[/blockquote]

E’ importante però che la politica, continua a far polemica su vari atteggiamenti e certi punti di vista, legittimi, senza alcun dubbio, ma che ancora una volta dividono invece che unire un popolo che storicamente non è mai stato decisamente unito. Sempre nei tempi è stato vittima di ua divisione detta o non detta e di una suddivisione sia territoriale che di mentalità. Alcune ricorrenze dovrebbero finalmente unire un popolo che spesso non si sente parte di una nazione.

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