Uniti per battere Donald Trump. E’ stato il leitmotiv della Convention democratica che si e’ aperta ieri a Filadelfia all’insegna delle proteste dei sostenitori di Bernie Sanders, per il sabotaggio della sua campagna a favore di Hillary Clinton da parte dei vertici del partito, come emerso dalle email pubblicate da wikiLeaks. E se Donald Trump non ha perso l’occasione per invitare i sostenitori del senatore del Vermont a ‘salire sul suo treno’, quello degli speaker e’ stato un susseguirsi di appelli all’unita’, suggellati anche da Paul Simon che ha cantato ‘Bridge Over Trouble Water’.
Tra gli altri, John Podesta, responsabile della campagna dell’ex Segretario di stato, ha sottolineato come la vittoria di Hillary sia anche la vittoria di tutti coloro che hanno sostenuto Bernie Sanders’ mentre sui mega schermi l’intermezzo era Trump ‘a parole sue’. Anastasia Somoza, disabile, che ha conosciuto Hillary quando aveva 9 anni, si e’ dichiarata certa che la Clinton, ‘da presidente fara’ il possibile per sostenere i diritti di tutti gli americani: lei mi vede – ha detto – Donald Trump non mi vede, non mi sente e sicuramente non parla per me’.
Contro il muro promesso dal candidato repubblicano, una carrellata di esponenti politici di origine sudamericana e la Dreamer 28enne, Astrid Silva, arrivata in Usa a quattro anni. La cantante Demi Lovato ha reclamato una sanita’ piu’ equa mentre Eva Longoria ha portato il glamour di Hollywood alla Convention. ‘Mio padre non e’ uno stupratore e’ un veterano degli Stati Uniti’, ha attaccato l’attrice rivendicando le sue origini messicane. ‘E sai una cosa Donald – ha aggiunto – l’America e’ gia’ piuttosto grande’. Paul Simon e’ stato preceduto sul palco da Sarah Silverman, attrice comica supporter di Sanders che ora sostiene Hillary.
‘Sono orgogliosa di essere parte del movimento di Sanders e un compito importante del movimento e’ ora quello di assicurare che Hillary Clinton venga eletta presidente degli Stati Uniti’, ha detto scatenando il primo vero coro della platea a favore della ex First Lady ma anche alcune proteste che lei ha bollato come ‘ridicole’. Sanders ha mostrato ‘cio’ che e’ possibile e cosa meritiamo’, ha osservato, ‘il miglior modo di onorare il suo movimento e’ votare per Clinton’. Il senatore del New Jersey Cory Booker, nella short list di Hillary per la vice presidenza prima che la scelta cadesse definitivamente su Tim Kaine, ha entusiasmato la platea con il suo slogan ‘l’America risorgera”.
Il piu’ duro attacco contro Trump e’ stato quello di Elizabeth Warren, che secondo il Washington Post si appresta a diventare ‘la liberal piu’ potente del Senato’ americano. ‘E’ un uomo – ha tuonato – che pensa solo a se stesso in ogni minuto di ogni singolo giorno’. A scuotere la Convention, oltre alle proteste dei sostenitori pro-Sanders, una tempesta di pioggia che ha costretto ad evacuare la tenda dove e’ stata allestita una delle sale stampa. Oggi i riflettori saranno puntati su Bill Clinton.
Da aspirante First Husband avrebbe dovuto parlare nella giornata inaugurale ma essendo il 42esimo presidente degli Stati Uniti il suo intervento e’ stato posticipato al martedi’.