I due marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre finalmente in Italia

Salvatore Girone torna a casa. La svolta nella lunga vicenda giudiziaria che si trascina da più di quattro anni, con la decisione odierna della Corte Suprema indiana che ha dato urgente attuazione, come richiesto dall’Italia, alla decisione presa il 29 aprile scorso dal Tribunale arbitrale de L’Aja, secondo cui il fuciliere di Marina avrebbe dovuto attendere in Italia l’esito dell’arbitrato in corso sulla controversa questione che lo coinvolge insieme a Massimiliano Latorre.

Massimiliano Latorre e Salvatore Girone furono consegnati alla giustizia indiana il 19 febbraio 2012 con l’accusa di aver ucciso due pescatori indiani su un peschereccio, scambiati per due pirati al largo della costa del Kerala, nel sud dell’India. Massimiliano Latorre, colpito nel settembre del 2014 da un ictus in India, ha avuto il permesso di tornare in Italia per curarsi e si trova attualmente nel nostro Paese. E’ stato invece finora trattenuto in India Girone, l’altro fuciliere coinvolto nella vicenda.

I due marò alla testa della parata del 2 giugno

Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia e candidato sindaco di Roma, ha scritto su Facebook: «Richiesta ufficiale a Matteo Renzi: dopo la sentenza del tribunale arbitrale internazionale vogliamo vedere Salvatore Girone tornare in Italia e lo vogliamo vedere sfilare con Massimiliano Latorre alla parata del 2 giugno. Mancano 8 giorni alla festa della Repubblica. Il governo si impegni ufficialmente con gli italiani per raggiungere questo risultato minimo». Girone e Latorre alla parata: un riscatto per l’Italia.

L’appello è giunto ieri, in occasione del compleanno di Latorre. «Oggi per me è un giorno di festa parziale – ha scritto sulla sua pagina Facebook il sottufficiale di Marina – in quanto è la vigilia di una notizia tanto desiderata cioè la decisione del rientro di Girone. Per me e per noi tutti tanto attesa». Tra le cose accadute l’ultimo anno Girone ricorda l’incontro «con il Signor Presidente della Repubblica» e ringrazia «tutti gli italiani e non solo, per avermi sostenuto con la pacca sulla spalla espressa con sincero affetto». Ringrazia quindi «la mia compagna Paola, il generale Del Sette, il dottor Mendicini e tutto lo staff del Ministero della Difesa, l’Ammiraglio Guerrisi, le testate giornalistiche e i giornalisti».

«Un po’ di pace, di tranquillità, di serenità. È questo il regalo più grande che può desiderare», ha commentato Paola Moschetti compagna di Massimiliano. Anche se c’è stata una evoluzione di questa vicenda, «c’è un pregresso che non è da sottovalutare – ha aggiunto la Moschetti – Attendiamo solo che venga il momento in cui si possa fare finalmente un respiro completo».

«Oggi è il compleanno di Massimiliano Latorre – ha ricordato Elio Vito, onorevole di Forza Italia e capogruppo azzurro in commissione Difesa – una persona speciale, l’augurio è che presto, con il rientro di Girone, ci sia un po’ di serenità».

Le reazioni del Governo

La Farnesina accoglie con soddisfazione la decisione odierna della Corte Suprema indiana che ha dato urgente attuazione a quanto stabilito dal Tribunale arbitrale de L’Aja il 29 aprile scorso, come richiesto nei giorni scorsi dall’Italia. “Un grande risultato di un lavoro di squadra”, ha detto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, da New York commentando gli sviluppi della vicenda dei marò, confermando che Salvatore Girone tornerà in Italia entro la fine della settimana.

“Confermiamo la nostra amicizia per l’India, il suo popolo, il suo governo. E diamo il benvenuto al marò Girone che sarà con noi il 2 giugno” scrive Matteo Renzi in un tweet. Il premier ha avuto stamattina – a margine degli impegni del G7 – una fitta serie di telefonate sulla vicenda. A cominciare dal filo diretto con New York dove si trova il ministro Paolo Gentiloni. Renzi ha scambiato telefonate e messaggi anche con l’ambasciatore italiano in India Lorenzo Angeloni e con lo stesso Girone mentre il generale Masiello, che riporterà il marò in Italia, è in Giappone con il premier.

Il Ministro degli interni

Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, invita a non fare polemiche. “I governi precedenti – ha detto rispondendo ai cronisti sugli attacchi arrivati da altre forze politiche, come Forza Italia, sui ritardi nella soluzione della vicenda dei marò – sono stati sostenuti proprio da chi oggi attacca, mi riferisco a Forza Italia-Pdl. Questo intanto è il governo che ha risolto e credo che in momenti come questo sia il caso di fare i complimenti per i risultati piuttosto che fare polemiche”.

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