De Luca vuole denunciare Rosy Bindi per diffamazione

Commissione antimafia Rosy Bindi
Rosy Bindi, a capo della commissione antimafia

Roma, 29 maggio – Il candidato del PD a governatore della regione Campania Vincenzo De Luca ha dichiarato la sua intenzione di denunciare per diffamazione Rosy Bindi, a capo della commissione anti-mafia. De Luca è stato incluso nella lista dei 17 candidati “impresentabili” stilata dalla commissione, il giorno prima delle elezioni. De Luca ha invitato Rosy Bindi a partecipare a un dibattito pubblico.

Altri 4 impresentabili corrono per le elezioni in Puglia. De Luca è stato condannato a Gennaio per abuso d’ufficio in connessione ad un progetto per un inceneritore, mentre era ancora sindaco di Salerno e la sentenza – in sospeso – prevede un anno di prigione e un anno di interdizione da pubblici uffici. Questa sentenza apre però ad altri 18 mesi di interdizione dai pubblici uffici secondo la legge Severino sull’anticorruzione del 2012. Tre giorni dopo il TAR di Campania ha reinserito De Luca.

Pochi giorni fa, però, la Cassazione ha stabilito che possono prendere decisioni solo tribunali ordinari e non amministrativi. Questo implicherebbe, in via definitiva, la sospensione di De Luca in caso di vittoria. De Luca però ha una visione diversa: “La legge Severino non è applicabile per quelli che vengono eletti per la prima volta; io non sarò sospeso” ha dichiarato.

Il Ministro delle Riforme Maria Elena Boschi ha difeso De Luca, dicendo che “la decisione della Cassazione non cambia niente”. Rosy Bindi ha dichiarato che non ci sono altre personalità del PD nella lista, dopo aver scorso circa 4,000 nomi tra i candidati. “La commissione precedente” ha dichiarato Rosy Bindi “ fece la stessa cosa dopo le elezioni, ma ci impiegò un anno. Noi ci abbiamo messo un mese.”

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